sabato 15 gennaio 2011

Sono la nipote di Mubarak

Ruby o non Ruby? Chissà. L’importante è che non rubi  a me.
Partiamo da Adamo, Eva e l’altra (o l’altro). Non ho niente contro la prostituzione. Niente. Io non lo farei, ma immagino ci siano persone che si trovano a proprio agio con l’attività. E’ una professione. Si basa su un accordo. Dovrebbe essere regolarizzata, semmai. Fare finta che non esista o condannare a priori non serve a niente.
Detto ciò, a me cosa può importare se un politico 74enne va con le escort? Affari suoi.
Il problema è che non possiamo trattare Mr B come il Signor Rossi, perché non lo è. Non puoi arrivare ai vertici delle istituzioni e fare come se fossi nel salotto di casa tua. Lo Stato non è un’azienda. E’ anche casa MIA. E se non mi va che tu metta i piedi sulla tavola, non li metti. Così la penso io.
Al di là di questo: perché a me interessa se Berlusconi va a escort? Semplice. Mi tocca moltissimo in questioni che per me sono di cruciale importanza e che non possono essere risolte consigliandomi di fare la escort a mia volta.
Come molti, un anno e mezzo fa ho perso il lavoro. Non mi lego ai cancelli e non blocco la circolazione per manifestare il mio disappunto, nonostante io non sia mai stata assunta a dispetto della quantità, qualità e continuatività con cui ho svolto il mio lavoro. Devo incassare fatture risalenti a 13 mesi fa dall’editore (Play Media Company, to whom it may concern) che senza pensarci un secondo non mi ha rinnovato il contratto, dopo tre anni che lavoravo per una sua testata. Per me non si muovono neanche i sindacati del mio ordine e cioè quello, vergognoso, dei “Giornalisti”.
Quindi è con una certa, come dire, irritazione che apprendo che tale signorina Minetti, “igienista dentale” (o mentale? Non si direbbe) del Cabaliere (sì: Cabaliere), è approdata in Consiglio Regionale della Lombardia e che a me tocca pure pagarle lo stipendio (a lei, all’esimio Trota e altri personaggi di analogo spessore). Ora emerge che costei – ma deve essere tutto dimostrato – avrebbe favoreggiato la prostituzione in quel di Via Olgettina, a Milano 2 dietro l’ospedale San Raffaele, dove un nutrito gruppo fra escort, soubrette e altre signorine sarebbero state comodamente parcheggiate in attesa del cenno di Berlusconi, Fede, Mora e altra gente. La Minetti, ma questo emergeva già mesi fa, avrebbe dovuto altresì prendere in affido Ruby dopo l’inconcepibile episodio in questura, ma pare che le due si siano date la buonanotte non appena uscite dal portone.
Oibò, gambuta Minetti: a me di quel che fai del tuo tempo non mi frega niente. Ma per favore, cercati un altro lavoro, non fingere di fare la “politica”, mi offende. Ti devo pure pagare, non è mica una bella cosa, io non ti avrei mai scelto. E se è per questo non ho mai scelto nemmeno il feudatario in carica da circa 20 anni in Lombardia, il caro Roberto “uno-di-noi” Formigoni, che con la sua masnada di ciellini sta cercando di delegittimare una legge di oltre 30 anni fa (la 194 sull’aborto vi dice qualcosa?).
Ruby: posto che se tu hai 18 anni io sono la fata Turchina, ma non fa niente, se ti piacciono i nonni ognuno ha i suoi gusti, sappi che se vuoi fare la escort i clienti te li devi scegliere un po’ più oculatamente. Gente più discreta. Datti una guardata a “Diario di una squillo per bene” su Fox Life: avresti da imparare qualcosa. Guarda qua: http://www.youtube.com/watch?v=WOHFj9PBKPo
Berlu: ci mancherai. Nessuno ci aveva mai intrattenuti così. Invece di parlare della tragedia del lavoro che non c’è, della gente che non ha casa o della sempre più intollerabile ingerenza della Chiesa cattolica in questioni che riguardano lo Stato cioè noi, credenti e non credenti, tu che fai? Ci sollazzi con storie di letto. Ma chi credi di essere, Boccaccio? Ma va là. E smettila con questa storia della nipote di Mubarak, che non ci credo che ti hanno ammannito una tale vaccata. Roba da scoppiarti a ridere nella cornetta. Mi sa di cazzonata, abbi pazienza. Una escort non inventerebbe mai una roba così, vorrebbe dire giocarsi tutti i clienti, farsi terra bruciata. La prossima volta inventa meglio.

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