lunedì 24 gennaio 2011

Sono una signora

Io mi chiedo questo: perché non vedo una fila lunga mille chilometri di precari, anzi di PRECARIE come me davanti ai cancelli di Arcore?
Non vestite da infermiere, pare non ce ne sia bisogno: Berlusconi ha una parola, e una busta buona, per tutte. Non c’è bisogno di fare niente. Non lo sapevate? Ingenuotte! Credevate di dovervi presentare senza mutande? Meschinette! Maliziose!
Cioè, tu vai lì, ascolti i Suoi problemi (a una certa età è normale averne accumulati un po’) e lui ascolta i tuoi. E poi ti rifila un bracciale d’oro, o un anello al naso, o una busta a partire da … com’era? 2000? No, scusate, è da poveracci. 5000? Ecco.
No, perché Lui è generoso.
Ma chi li vuole i tuoi soldi, dannazione!!!
Io mi accontenterei di uno stipendio fisso, brutto stronzo che non sei altro!
Di un lavoro normale, quello per cui ho studiato! Quello per cui ho fatto dei sacrifici! E’ così strano?
Voglio i miei soldi per quel che so fare, non per farti da badante, cazzo!
E qui la finisco, che sto degenerando, e io … sì, io sono una signora.
Notte, mie signore, e ricordatevi: Berlusconi NON è il Male. Siamo solo all'inizio. A destra o a sinistra che sia.

Nessun commento:

Posta un commento