domenica 27 febbraio 2011

De Profundis. Promemoria.


Ogni volta che pronunciate le seguenti parole, fate attenzione a voi stessi.
Watch yourselves.

Amicizia. Non sono una buona amica: lo dico subito, così nessuno ha da recriminare. Come disse un saggio tempo fa, io mi espongo sempre - "falsamente"(cit). Certo: così nessuno può darmi addosso. Soltanto io.

Amicizia: la caratteristica n.1 di tale connubio è l'indispensabile, spontanea Reciprocità. Se non c'è quella, non c'è niente. Se avete un amico/a che non vi chiede come state, che non si informa di come va la vostra vita o se lo fa unicamente per poter parlare della propria, che non si diverte a creare complicità su cose comuni, date retta a me: non è un amico/a, ma un compagno/a di avventura. Attraverserà la vostra strada per un po', potreste anche divertirvi, imparare molto, stare bene insieme, ma l'amico/a è ben altro. Se, per esempio, costui/ei si ostina a parlarvi dei cazzi suoi senza mai, ma dico, mai, chiedere dei vostri, non è un amico/a. E' uno che ha bisogno di un comodo vomitatoio. Niente di male, di per sè: basta saperlo, e non usare vocaboli a sproposito.

Amicizia. C'è molta gente che crede che a un amico si possa dire tutto. Niente di più sbagliato. All'amico si può dire quasi tutto, e con le dovute cautele. Se vuoi bene a un amico, gli risparmi tante cose. Se vuoi bene solo a te stesso, non gli rispiarmi niente.

Amicizia. Ci sono persone che credono che la sincerità sia un valore di per sé. Se ciò fosse vero, potremmo accostarci a un cieco e urlargli nelle orecchie: "Sei orbo, perdio! Lo vedi come sei orbo?"

Se ciò fosse vero, potremmo avvicinarci a qualcuno vestito in un modo che non ci piace e dirgli: "Fai positivamente schifo. Cambiati". Solo perché non piace a noi.

Se ciò fosse vero, non avremmo un tale smodato bisogno di esibire la nostra sincerità a ogni piè sospinto, farne una bandiera di virtù adamantina contro ogni frivola corruzione, quando, in realtà, non stiamo nascondendoci che dietro nostri personali rancori, invidie e ruggini varie da esprimere nel modo più brutale, offensivo e inutile, specialmente con i cosiddetti "amici": coloro a cui si può dire tutto, perché sono coloro che ascoltano sempre. I coglionazzi.

No, io credo invece nell'ipotesi Gibran: cerca il tuo amico quando la vita ti sorride, condividi il meglio di te con lui. E chi ha conosciuto le tue tempeste, conosca anche il tuo sereno. Stop.

Amore. Una parola da usare il meno possibile, ma che, quando la si adopera, può spostare le montagne. Usatela di tanto in tanto e solo se ci credete. E' una bella parola, delicata. Non va sciupata. Detto questo: non è amore il farsi compagnia solo perché la solitudine fa una paura fottuta. Non è amore litigare per poi fare la pace: quella è passione, ego grosso-grosso, e va benissimo, ma non è amore. Non è amore stare attaccati a qualcuno come delle cozze allo scoglio, soffocare l'amato con recriminazioni e attenzioni non richieste e non dovute. L'amore vero è un peso piuma: il peso del cuore che batte e niente più.

Amore. Rivestimento idilliaco per un istinto vecchio come il mondo. E fin qui tutto ok, basta avere le idee chiare. Se mi sposo per fare un piacere a mio padre/madre, mi sto prostituendo a una convenzione. Se NON mi sposo per dispiacere a mia madre/padre, mi sto prostituendo alla mia ribellione. L'amore non ne gioverà.

L'amore, per quanto io lo conosca davvero poco, è lieve, tenero, semplice e profondo. Può travestirsi in modo terrificante, avere mille volti, e non tutti carini e simpatici, ma una volta che c'è - lo ripeto: è lieve, tenero, semplice, profondo. E c'è sempre. Poche parole o mille parole, è lo stesso. Non giudica a fil di spada. E' inafferrabile come il Gatto del Cheshire alias Stregatto, ma è lì. Senza spiegazioni di troppo.

L'amore è come il sangue umano per i vampiri moderni: ne puoi anche fare a meno, vivi ugualmente e magari ti mantieni più lucido ed efficiente, però non vivi te stesso fino in fondo. Quindi, a dispetto di ogni saggio cinismo, meglio averne che no.

In sintesi: watch yourselves. Nosce te ipsum. Conosci te stesso. Stop

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